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La Fiera del Crocifisso: tra leggenda e realtà

Parco Mercatello

Il mese di Marzo per i salernitani viene scandito, da sempre, dalla Fiera del Crocifisso, la grande fiera che circonda il Parco del Mercatello. Ogni venerdì del mese che precede la Pasqua prende vita, attira a sé grandi e piccini da tutta la città proponendo stand con ogni tipo di prodotto, solitamente prodotti locali e legati alla tradizione salernitana, ma non mancano anche modernità e utilità. Dolciumi, salumi, oggetti di collezionismo, prodotti artigianali, libri, ceramiche, animali, ce n’è per tutti i gusti.

Crocifisso

La leggenda

2, 9, 16, 23 e 30 Marzo, dalle 8 alle 18. Queste le date e gli orari che vedranno protagonista quest’anno la Fiera del Crocifisso. Dietro la Fiera del Crocifisso c’è una leggenda secolare. Il protagonista è Pietro Barliario, spesso presente quando si parla della storicità del salernitano.
Si racconta che nell’XI secolo due suoi nipoti lessero un suoi libro di negromanzia, e essendo rimasti traumatizzati dalla lettura pregna morirono per lo spavento. Pietro Barliario, mosso dai sensi di colpa, diede fuoco al libro che ha scatenato l’accaduto e si recò alla chiesa di San Benedetto per chiedere il perdono del Cristo crocifisso.
Dopo tre giorni di preghiere il Cristo perdonò Pietro con un cenno della testa. La notizia raggiunse tutti i salernitani, che si recarono nella chiesa per venerare il crocifisso. E ci ritornarono, da allora, ogni venerdì del mese di Marzo. Oggi è possibile ammirare il crocifisso nel Museo Diocesano.

Fiera del Crocifisso

Tradizione

La Fiera del Crocifisso da qualche anno si tiene in Via Giovanni Paolo II, con gli stand piazzati tutti intorno Parco Mercatello. Ma alcuni possono ancora ricordare i lontani i tempi in qui aveva luogo nel piazzale dello Stadio Arechi, più grande e più variegata. La possibile concomitanza però con le partite della Salernitana e altri problemi logistici hanno spinto il comune a decidere per il trasloco al Parco Mercatello.
Sicuramente il Parco è più facile da raggiungere, essendo in un quartiere intermedio e a portata di metropolitana, realmente vicino l’ingresso. Nonostante questo cambiamento però il suo spirito unico di festa misto al folklore non è mai tramontato. Tutti i cittadini continuano ogni anno a godersi ogni singolo stand, anche solo per il piacere di passare del tempo. E i bambini che prendono in mano i pulcini in vendita erano e resteranno l’immagine più bella della Fiera del Crocifisso.

La Fiera del Crocifisso: tra leggenda e realtà ultima modifica: 2018-03-02T10:22:37+01:00 da Marco Fummo

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