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La Salerno del 1800: Villini Svizzeri

Salerno, Manchester del Mezzogiorno

Avete presente l’immagine della Svizzera come la nuova Eldorado, terra dell’oroIl richiamo che oggi gli italiani hanno verso i paesi germanofoni e francofoni?
Beh, verso metà Ottocento, il flusso migratorio era inverso, potete crederciGli Svizzeri sentivano il richiamo dell’opulento Regno Borbonico, della ricchezza della terra, delle acque, delle condizioni climatiche favorevoli e delle piantagioni di cotone. In particolar modo, sull’Irno, gli Svizzeri si insediarono con veri e propri villaggi.
I terreni di campagna nella zona di Fratte lasciarono il posto alla prima area industriale, che prometteva grandi ricchezze alla città di Salerno.
I contadini furono impiegati nelle fabbriche, soprattutto nel campo tessile delle cotoniere. Solo negli anni ’50 cominciò il declino delle Cotoniere e di Fratte.

 

Villa Wenner

Villa Wenner

 

I Villini Svizzeri

Sulla via che va da Fratte a Capezzano gli svizzeri costruirono il loro ”villaggio”, molto vicino alla zona industriale.
Oggi sono abitazioni private, b&b, nei quali si può godere di ricchi giardini e un po’ dello sfarzo dell’epoca. Villette rosa pesco o giallo ocra, chiamate ancora oggi ”Villini Svizzeri”, edificati fra il 1840 e il 1847 su progetto dell’architetto Stefano Gasse, al servizio dei re Borboni di Napoli.
La più imponente è Villa Wenner, oggi una maestosa sala ricevimenti.

La Salerno del 1800: Villini Svizzeri ultima modifica: 2017-08-22T07:54:56+02:00 da Erika V Mogavero

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