I 60 titoli di Elvira Notari
Accanita, quasi stacanovista, precisa. Elvira Coda Notari fu la prima regista italiana donna e deve le sue origini alla città di Salerno. Nacque nella nostra città nel 1875 e studiò nella scuola normale femminile – le nostre scuole magistrali – trasferendosi poi a Napoli.
Fu proprio nella città napoletana che conobbe il fotografo Nicola Notari, da cui prese il cognome dopo il matrimonio. Ma la città, oltre ad offrirle l’amore, le regalò le più grandi produzioni artistiche e pioneristiche dell’epoca. Nei primi del novecento, difatti, il mondo cinematografico era terreno di caccia maschile.
Le donne erano relegate al ruolo di truccatrice o di aiuto dell’aiuto dell’aiuto del regista. Ma Napoli oltre ad Elvira seppe estrapolare tutta la bellezza e metterla su una pellicola. Con il marito Nicola, infatti, fonda la Dora Film, la loro casa di produzione familiare. Da Elvira, sono oltre 60 i titoli prodotti.
Elvira
Il pionerismo di Elvira Notari
Incredibile accanimento per la perfezione, Elvira Notari non solo va ricordata per essere la prima regista donna, ma anche per i suoi modi di fare. In un’epoca in cui il cinema diventava una vera e propria industria, la precisione divenne uno degli obiettivi da raggiungere. Secondo i racconti del figlio Edoardo, infatti, Elvira Notari si focalizzava sui reali problemi degli attori, provocando spesso vere e proprie lacrime.
Ma a lei si deve anche una tecnica molto particolare per l’epoca: la coloritura della pellicola. Difatti, venivano immerse in colorazioni diverse in base ai sentimenti da provocare nello spettatore. Blu per la malinconia, rosso per la rabbia, giallo per l’amore e verde per la tenerezza.
Film
Il pathos di Elvira Notari all’estero
In un’Italia all’alba del fascismo e di durissimi anni di repressione, i film di Elvira Notari si inserirono perfettamente. La regista raccontava con un realismo impressionante il forte disagio e i tempi di crisi, permettendo allo spettatore di immedesimarsi nei suoi personaggi.
Madri che soffrono per i figli, sensualità, desiderio, povertà. I suoi protagonisti sono spesso eroine femminili dei bassifondi, che riescono a spiccare il volo. Tutto ciò riuscì addirittura ad arrivare negli Stati Uniti, specialmente nel quartiere della Little Italy. Elvira offriva, infatti, un ricordo vivido e ben raccontato agli emigrati americani.
Viene fondata, inoltre, una filiale nella 7a Avenue di New York. E allora perché relegarla nel dimenticatoio? Tanti i nomi maschili ma perché la sua audacia e forza non devono essere ricordati?