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CURIOSITÀ

La filosofia eleatica tra l’Essere e il Non-Essere

Quadro che raffigura la scuola della filosofia eleatica

Lo scorrere dei pensieri e delle riflessioni trova la sua foce nella filosofia. Questa antica arte trovava a sua volta una concretizzazione nel lavoro dei filosofi. Essi, con l’aiuto degli adepti, fondavano delle scuole per poter continuare a ragionare sull’esistenza dell’uomo ed altri argomenti ad essa connessi. E anche il nostro territorio si è distinto per lo studio della filosofia grazie a moltissimi esponenti del riflette filosofico. Da Zenone a Parmenide, sono stati molti i cultori della filosofia che l’hanno arricchita.

Velia o Elea: la città dove si praticava la filosofia

Grazie al suggestivo centro archeologico di Velia, l’attuale nome dell’antica Elea, non è difficile immaginare i filosofi. Il sito si trova all’interno del comune di Ascea ed è un inno alla Magna Grecia. Oltre all’antichità della sua nascita, risalente circa alla seconda metà del VI secolo a.C. per mano dei Focei, è piacevole la sua coesione con il contesto. Infatti, i resti della città vanno ad inserirsi nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni, sottolineandone gli aspetti più belli. Incredibile è la vista che regala Porta Rosa, ingresso della città. Tuttavia, non si deve immaginare che la città fosse sempre in pace. E subì, anzi, numerosi assedi. Ad esempio, il persiano Arpago tentò di penetrarvi ma i Focei scapparono prima che la loro popolazione potesse essere distrutta.

Porta Rosa a Velia, luogo della filosofia eleatica
Porta Rosa, a Velia

La filosofia dell’Essere e del non Essere

La scuola filosofica trova i suoi capostipiti nelle figure di Parmenide, Zenone e, secondo alcuni dati, anche a Senofane di Colofone. Nonostante la numerosità dei suoi adepti, la filosofia raggruppava i diversi pensieri. Essi ritenevano che le posizioni dei filosofi di Mileto fossero troppo semplicistiche. Mentre quelle di Eraclito, che spiegavano l’esistenza come un continuo cambiamento, troppo aleatorie. Invece, i cultori della filosofia di Elea ritenevano che fosse un’unica unità a comporre il mondo, l’essere. Tuttavia, non deve essere posto necessariamente in dicotomia con il non-essere o farne la sua meta finale. L’essere è eterno, immobile, esiste ed aiuta a non fermarsi all’apparenza delle esperienze. Volendo fare una metafora, l’essere potrebbe essere paragonata in una divinità assoluta. Nonostante i pensieri della scuola eleatica furono superati da Aristotele, goderono comunque di una enorme fama.

Busto di Parmenide, esponente della filosofia eleatica
Busto di Parmenide

Parmenide e Zenone, i due personaggi della filosofia eleatica a confronto

Maestro e discepolo. Parmenide e Zenone. Se da un lato si conosce l’aspetto di Zenone, alto e bello, dall’altro lato si sa poco di Parmenide. Ma senza dubbio nacque ad Elea dove decise di fondare la scuola con il suo prediletto. E alcune testimonianze sembrano far intendere che i suoi concittadini gli chiesero di promulgare le leggi della città. Indubbia è anche la sua amicizia con Senofane di Colofone. Purtroppo, però, non si è sicuri sul fatto che sia stato o meno suo discepolo. Tuttavia, il pensiero di Zenone e quello di Parmenide trovano un punto di incontro nella filosofia, entrambi decisi a confutare il mito della natura molteplice. I loro insegnamenti svolgono un ruolo chiave nella filosofia e senza dubbio rappresentano un orgoglio per la nostra terra.

La filosofia eleatica tra l’Essere e il Non-Essere ultima modifica: 2019-11-04T09:00:41+01:00 da Elena Morrone

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