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INTERVISTE

La musica come rete e confronto: Lamin Ceesay

Chi è Lamin Ceesay? 

In arte CBOy, Lamin Ceesay è un ragazzo africano che, arrivato a Salerno, ha trovato qualcuno che credesse in lui. Che credesse nel suo talento e nella sua passione. Tutto ciò, infatti, l’ha portato a far uscire diversi singoli, nello stile che gli si addice e che ama. Il rapper riporta nei video le sue storie personali, pensieri e percorsi di vita con la nostra amata città di Salerno come sfondo.
Da This Love a Figlio Perfetto, Lamin Ceesy ha intrapreso una strada che lo ha condotto ad essere oggi ascoltato nelle più svariate tematiche attuali ed anche molto apprezzato come musicista. Disponibile e lavoratore allo stesso tempo, ha risposto a qualche domanda per la nostra redazione. Ci siamo incuriositi e ci ha molto affascinato la sua storia, il suo modo di aprirsi alle persone senza temere alcun confronto, come è giusto che sia. Una generazione molto diversa e che cavalcando l’onda del rap, uno stile travolgente e senza dubbio forte, riesce bene a rimarcare il suo modo di essere. A delineare la sua identità e non ha timore di farsi conoscere.

Lamin Cesaay

Lamin Cesaay

Quali sono le tue origini? E come mai ti sei ritrovato proprio a Salerno?

Vengo dell’Africa occidentale, del Gambia, e sono nato nel 1997. Sono andato via da casa nel 2014, quando avevo quindici anni. Ho attraversato 6 paesi prima di arrivare a Salerno, tra cui anche la Libia dove sono stato in prigione per settimane. Sono arrivato in Italia il 19 luglio 2014. Se sono a Salerno è grazie a Rosario theBoss Caliulo il direttore delle poetiche sociali che è scomparso settembre scorso. Lui è stato la persona che mi ha fatto vedere la strada giusta. Grazie a lui se sto realizzando il mio sogno. Nel 2015 sono stato ad X-Factor Italia. Ma non sono stato fortunato. Però è stata una bella esperienza. Lavoro e ho la passione per il canto.

Cosa ti ha fatto nascere l’amore per la musica e per il rap in particolare?

La passione per la musica è nata grazie sempre a Rosario theBoss Caliulo che mi ha portato in una scuola musica. Da lì tutto è cominciato. Non pensavo di avere il talento ma andando alla scuola di musica ho scoperto il poco che ho. Il rap invece ormai si porta molto tra i giovani e tutti i miei idoli sono cantanti rap.

MusikAttiva ti ha aiutato molto in questa avventura musicale?

Chi mi ha aiutato molto in questa avventura come maestro è Germano Parisi. Mi è stato di gran aiuto. Lui è mio vocal coach.

E come scegli gli argomenti per le tue canzoni?

Molte mie canzoni raccontano la mia storia vissuta o la mia storia d’amore. I testi di tutto ciò che canto sono reali. Li scrivo io.

E quali progetti hai per il futuro? Continuerai con il rap?

Sicuramente, già molte miei canzone sono sul web. E sto pensando ad un nuovo progetto, quello del disco. Spero che vada tutto bene. Per adesso lo prendo come un divertimento poi col tempo se dovesse diventare lavoro ne sarò felice. Ma farò del mio meglio.

Credi che alcune canzoni che hai scritto possano essere d’aiuto nella battaglia contro il razzismo?

Credo di si, ne parlo nell’ultima canzone che è uscita un mese fa. Ho parlato un po’ di questo. E sperò che possa servire a molte persone.

La redazione di itSalerno ingrazia Lamin per il confronto generazionale, musicale e culturale che è emerso attraverso le righe di quest’intervista. La musica può creare dei legami impensabili talvolta.

La musica come rete e confronto: Lamin Ceesay ultima modifica: 2018-02-06T07:28:34+01:00 da Elena Morrone

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