La pinacoteca di Salerno: un patrimonio da riscoprire - itSalerno

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La pinacoteca di Salerno: un patrimonio da riscoprire

Pinacoteca di Salerno - Accesso principale alla pinacoteca provinciale di Salerno

La storia della pinacoteca di Salerno rappresenta una tappa fondamentale. Da sempre impegnata nel recupero e nella valorizzazione delle opere pittoriche. Il 18 marzo del 2001 il museo è stato aperto al pubblico. Ma il suo patrimonio storico risale già a partire dagli anni venti del Novecento. Successivamente, si è formato il primo nucleo di opere di scultori stranieri. Inoltre questa collezione si è ampliata nel tempo. Ad oggi ha una certa rilevanza nella storia dell’arte di Salerno. Infatti rappresenta una fonte di attrazione per i viaggiatori. Tutto questo avviene fin dai tempi del Gran Tour.

La sede della pinacoteca di Salerno

La sede della pinacoteca di Salerno è situata al primo piano del palazzo Pinto. Sorge sull’area di strutture medievali. Invece l’ingresso risale alla seconda metà del Settecento. Al centro è posto lo stemma di famiglia. Infatti il simbolo del casato è visibile anche osservando l’ingresso principale. In più sullo stemma compare anche un cappello vescovile. Per quanto riguarda la struttura, l’edificio presenta una struttura a terrazze. Quelle verticali sono realizzate in muratura di tufo. Mentre quelle orizzontali sono costituite da solai in legno. A partire dal secolo scorso, l’edificio è divenuto proprietà della Provincia di Salerno. I lavori di restauro hanno portato alla scoperta di due opere antiche. Un bassorilievo di età classica. Ed una scultura di epoca medievale. Le sculture sono conservate nel Museo Diocesano di Salerno.

Pinacoteca di Salerno-Accesso principale alla pinacoteca provinciale di Salerno
L’ingresso principale della Pinacoteca di Salerno

Il percorso espositivo della pinacoteca salernitana

Il percorso espositivo si articola in tre sezioni. Suddivise in ordine cronologico. Il primo gruppo comprende le tele che vanno dal Quattrocento al Settecento. Infatti le opere di questa fase storica presentano una nuova concezione dello spazio e del colore. Inoltre gli artisti si ispirano ai grandi maestri. Ad esempio, da Caravaggio riprendono le figure in movimento. In seguito anche gli stessi effetti cromatici. Appartengono a questo gruppo numerose opere. Si può citare la tela “Salomè con la testa del Battista” della bottega di Battistello Caracciolo. Anche il dipinto “Madonna con bambino San Giovannino” di Leonardo Antonio Olivieri. La seconda sezione dei Salernitani e Costaioli presenta una serie di tele. Acquistate a partire dal 1927. Questo gruppo comprende soltanto artisti nativi di Salerno e della Costiera Amalfitana. Tra questi vi sono i salernitani Gaetano Esposito, Olga Schiavo. Ed infine i costaioli Antonio Ferrigno e Luigi Paolillo.

Pinacoteca di Salerno- portale principale del Palazzo Pinto
Ingresso del Palazzo Pinto

Emozione e materia nelle pieghe del tempo

La pinacoteca provinciale di Salerno ha inaugurato una nuova mostra. Dal titolo ” Emozione e materia nelle pieghe del tempo”. Questa esposizione volge lo sguardo alla contemporaneità. Grazie ad un gruppo di artisti legati alla galleria di Elena Cantori Contemporary di Trieste. Questa compagnia di scultori ha elaborato un’indagine. Infatti l’indagine analizza i molteplici linguaggi della scultura. In alcune opere si legge un chiaro riferimento ai modelli tradizionali. Caratterizzate da forme armoniose ed equilibrate. In altre emerge il bisogno di unire elementi di materiali differenti. Andy Prisney è un’artista che ama creare delle grafiche digitali. Realizzate secondo una forma tridimensionale. L’intimo rapporto tra esterno ed interno è un atto creativo. Finalizzato a scaturire un moto dell’anima. Infatti l’opera d’arte nasce unicamente da un moto d’amore.

La pinacoteca di Salerno: un patrimonio da riscoprire ultima modifica: 2019-06-11T09:00:43+02:00 da Giuliana Di Giacomo

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