Le Grotte di Castelcivita: la chiave di volta millenaria - itSalerno

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Parco Nazionale del Cilento

Le Grotte di Castelcivita: la chiave di volta millenaria

La caratteristica pagoda delle Grotte di Castelcivita

I paesaggi naturali abbondano nella provincia di Salerno e si eleggono a fotografia di un mondo passato. Rimaste intatte ma cambiando incessantemente con una lentezza millenaria, le grotte naturali hanno un fascino unico nel loro genere. Con le loro rocce antiche e il clima freddo e cristallizzato, i complessi speleologici vanno visitati con rispetto e dedizione. In particolare, le Grotte di Castelcivita sono una gioia per gli occhi e aprono, come una chiave di volta rocciosa, i sotterranei del Cilento.

Le Grotte di Castelcivita: una storia millenaria che non cambia – quasi – mai

All’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, le Grotte di Castelcivita si estendono per oltre 4800 metri. In tal modo, sanciscono un obiettivo non indifferente, quello di complesso speleologico più esteso dell’Italia meridionale. Con una lentezza primordiale, le forme calcaree al suo interno dominano il paesaggio, disegnandone le caratteristiche. Le stalattiti e le stalagmiti si modellano in maniera curiosa, dando così i nomi alle varie sale all’interno delle Grotte di Castelcivita. Abbiamo la Sala del Castello, del Coccodirllo, del Trono, degli Ortaggi. Questi sono solo pochi dei nomi delle varie sale che suddividono le grotte. Si può affermare che non devono essere cambiate di molti rispetto alle loro origini. Inizialmente, gli uomini le utilizzavano per trovare riparo e salvezza già all’età della pietra, continuando fino all’età del ferro.

Grotte di Castelcivita

Una varietà di luoghi incredibili

Oltre che per i pittoreschi nomi delle sale, le Grotte di Castelcivita hanno anche un fascino misterioso. L’altra faccia della medaglia, infatti, sono i cosiddetti pozzi della morte: delle cavità ricolme d’acqua molto profonde e collegate al Lago Sifone e alla Terrazza degli Anelli. Ma non fatevi intimorire. Infatti, per quanto spaventoso sia il nome, i pozzi della morte rappresentano una peculiarità delle Grotte di Castelcivita. Al contrario, più liete vi sembreranno le altre sfaccettature delle grotte. Ad esempio, la cascata che ha un colore giallastro e la sala per il Principe di Piemonte. Vi toccherà anche alzare la testa per ammirare la pagoda, la formazione calcarea che sembra essere sospesa in aria. Il paesaggio sotterraneo, dopo un percorso di circa novanta minuti, rimarrà una esperienza irripetibile e incomparabile.

Complesso delle Grotte di Castelcivita

A braccetto con la storia: un nome importante per le grotte

Per il suo riservato e misterioso aspetto, le grotte hanno attirato anche storie mirabolanti che si intrecciano con la storia. Il secondo nome, infatti, è “Grotte di Spartaco”. La storia vuole che il gladiatore si sia fermato qui per trovare ristoro mentre guidava i suoi compagni durante la ribellione nei confronti di Roma. In tal modo, le grotte suggellano il ruolo di testimone storico che rimane caro ai nostri cuori. Indubbiamente, ciò si riflette nell’amore e nella passione di chi lavora per preservare questo magnifico angolo di Terra. Le Grotte, infatti, sono conservate alla perfezione e nel loro rispetto si consente ai visitatori di addentravicisi. Anche se purtroppo ci stiamo dimenticando cosa significa rispettare la natura, le Grotte, con la loro bellezza millenaria, ce lo ricordano costantemente. In conclusione, non resta che armarsi di uno zaino!

Le Grotte di Castelcivita: la chiave di volta millenaria ultima modifica: 2019-09-20T09:00:16+02:00 da Elena Morrone

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