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Storia

Lo sbarco a Salerno: 76 anni fa gli Alleati ci liberarono

Sbarco - Soldati intenti a combattere

La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi. La frase pronunciata da Cicerone riecheggia ancora adesso nella nostra memoria e regala un monito non trascurabile. Con le sue vicende, belle o brutte, la storia è una grande e saggia insegnante che ci ricorda che tutto ha delle conseguenze e che non bisogna dimenticarle. La storia italiana ha fatto tappa a Salerno e oggi ricorre un anniversario importante: lo sbarco a Salerno degli alleati.

Gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale

Sebbene venga imposta nelle nostre scuole, la storia rappresenta una materia spesso non affrontata con i giusti termini e mezzi. Tuttavia, la Seconda Guerra Mondiale ha una triste e disastrosa fama, buco nero e profondo dell’umanità. Iniziata nel 1939, vide due fazioni fronteggiarsi: da un lato l’Asse della Germania, Italia e Giappone e, dall’altro, Inghilterra, Francia, U.S.A. e Unione Sovietica. Il personaggio di Hitler era un fantasma crudele che aleggiava su tutta l’Europa e, accompagnato da Mussolini, compì una strage disumana. L’Italia, straziata e ridotta a brandelli, ne pagò le conseguenze come gli altri paesi. L’odio, il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo raggiunsero come un cancro tutto il paese, mangiandolo dall’interno. Fortunatamente, il 25 aprile del 1945 i partigiani e gli Alleati liberarono la nostra nazione dai fascisti e Salerno giocò un ruolo importante in questa strategia. Il 9 settembre del 1943, infatti, le truppe alleate effettuarono lo sbarco a Salerno.

Sbarco a Salerno - foto dello sbarco appena avvenuto sulla spiaggia

Lo sbarco a Salerno: un punto chiave per risalire la penisola

Le truppe anglo-americane avevano ottenuto un grosso risultato con lo sbarco in Sicilia nel luglio del 1943, stravolgendo i piani di Mussolini e di Hitler. Tuttavia, a causa dell’armistizio firmato con gli Alleatie lo sbarco appena avvenuto, i nazisti sentirono la terra tremare sotto i piedi. Decisero di rimpolpare le loro forze in Italia settentrionale, fino a Roma, per contrastare gli alleati. Essi, tuttavia, non si arrestarono ma tentarono lo sbarco a Salerno. Tra l’otto e il nove settembre, prese vita l’operazione Avalanche la cui guida era affidata al generale americano Mark Clark e all’inglese Harold Alexander. Nonostante gli aspri combattimenti che si susseguirono, la truppa anglo-americana sbaragliò i tedeschi in un primo momento e riuscì a liberare parte del territorio. Qualche giorno dopo, i nazisti tentarono nuovamente di cacciare le truppe giunte dallo sbarco ma, finalmente, il 16 settembre si concluse con la vittoria degli Alleati.

Sbarco a Salerno - un elmetto lasciato su una macchinetta

Uno sbarco da ricordare ancora oggi

Ciò che è successo non si deve dimenticare. I morti, da entrambe le parti, furono innumerevoli, così come le altre vittime. Lo sbarco a Salerno viene ricordato ancora oggi e sono previste delle iniziative per commemorarlo. Oggi, infatti, si terrà alle 21.15 una commemorazione dello sbarco a conclusione della rassegna estiva di Barbuti Festival condotto da Eduardo Scotti. Al Porto Turistico, invece, verrà presentato il libro di Alfonso Mignone, Porto di Salerno, una storia lunga dieci secoli, e il punto chiave sarà lo sbarco del 9 settembre. In qualsiasi modo si voglia ricordare, lo sbarco a Salerno è ancora, e dovrà rimanere, un memorandum per tutti coloro che, ad oggi, combattono contro l’odio e i suoi figli. Salerno non permetterà il dilagare del razzismo e delle sue conseguenze ma, anzi, si farà emblema di un futuro più umano.

Lo sbarco a Salerno: 76 anni fa gli Alleati ci liberarono ultima modifica: 2019-09-09T09:00:01+02:00 da Elena Morrone

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