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Storia

Museo Archeologico Nazionale: gli Etruschi a Pontecagnano

Museo di Pontecagnano; Etruschi di Frontiera

Il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano è ospitato in un moderno edificio al centro della città. La mostra raccoglie le testimonianze archeologiche dell’area picentina in ordine cronologico. Si parte dai primi insediamenti etruschi fino alla fondazione della città romana di Picentia e alle sue influenze con la cultura greca-orientale.

Raffigurazioni pittoriche
Raffigurazione di una donna con l’ombrellino, icona del Museo di Pontecagnano

Il Museo: i resti dell’età del Rame e del Ferro

La Campania nell’età del Rame era caratterizzata dalla cultura del Gaudo (da una contrada di Paestum). I reperti del museo provengono delle necropoli presso Sant’Antonio o il fiume Picentino. Nella cultura del Gaudo hanno avuto importanza il culto dei morti e i suoi riti sacrificali. I centri abitati si svilupparono non lontano dalla costa. La società era organizzata su gruppi familiari e basata su attività artigianali. La produzione della ceramica nel territorio salernitano era cospicua già all’epoca. Si è riusciti a risalire all’intero processo di lavorazione. La documentazione permette di ricostruire il costume maschile e femminile.

Costumi dei popoli antichi
Ricostruzione di una donna dell’epoca nel Museo di Pontecagnano

Il periodo Orientalizzante e la città dei principi

Il periodo Orientalizzante è un momento storico in cui la cultura della Grecia e dell’Oriente diventò predominante. Il potere era detenuto dalle famiglie aristorcratiche, da principi e principesse. Queste famiglie erano legate al culto degli antenati. Grazie ai ritrovamenti nelle necropoli, si comprese che questo fu un periodo di massima splendore, anche per i legami con i centri greci di Ischia e Cuma. Il territorio diventò così crocevia del Mediterraneo di merci, di idee e di genti.

Pittore del Lupo Cattivo
Coppa del Pittore del Lupo Cattivo con schemi iconografici diffusi nelle produzioni orientalizzanti

La città romana di Picentia

“Picentia era la capitale dei Picenti. Essi dimorano adesso sparsi in villaggi, essendo stati dispersi dai Romani per aver parteggiato con Annibale. Per tenerli sotto controllo, i Romani hanno fortificato Salernum…”. Così Strabone parlò della città di Picentia. Infatti, i Romani fondarono Picentia nel 268 a.C. sull’abitato etrusco per accogliere la tribù dei Picentini, deportata dalle Marche.
Picentia si ribellò più volte ai Romani. La prima volta la città si schierò con Annibale e i Romani fondarono Salerno per difendersi. La seconda volta fu durante la Guerra Sociale e la città fu distrutta. Così gli abitanti si sparsero sui Monti Picentini.

Museo Archeologico Nazionale: gli Etruschi a Pontecagnano ultima modifica: 2019-10-10T09:00:44+02:00 da Gianni Fiorito

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