Al Natale si associano simboli per eccellenza. L’albero e il presepe sono i più rappresentativi. Salerno, come il resto della regione, gode di una lunga tradizione sull’allestimento. In particolare del presepe. Nasce diversi secoli fa per volere di San Francesco. Oggi appartiene al Natale di tutto il mondo. E che dire delle ‘Luci d’Artista’? Suscitano un fascino unico che arricchisce la città.
Le ‘Luci d’Artista’
Se si pensa al Natale di Salerno, inevitabilmente si richiamano le ‘Luci d’Artista’. La manifestazione è presente in città dal 2006. L’iniziativa è ispirata all’esposizione di luci che già dal 1998 sono in scena a Torino. La città campana nel corso del tempo, ha proposto vere e proprie opere d’arte. Oggi costituiscono un forte richiamo turistico. Lo testimoniano migliaia di turisti che di anno in anno giungono a Salerno nel periodo natalizio per poterle ammirare. A Piazza Portanova il tradizionale albero. Rappresenta il simbolo delle caratteristiche Luminarie. Il Corso cittadino quest’anno si illumina con imponenti lampadari. Accompagnano gli sguardi dei visitatori. Nello piazza antistante la stazione ferroviaria, invece, una grande palla rossa richiama il simbolo per eccellenza dei decori natalizi. Suggestivi gli allestimenti presenti nella Villa Comunale. E non dimentichiamo la colorata City Eye. Permette di ammirare la città da un’insolita prospettiva.
Natale: la storia del presepe
La rappresentazione del presepe, inteso come complesso statico, con molta probabilità ha origine nel Medioevo. Animato, invece, restituisce una storia differente. Oggi è una tradizione molto diffusa nei paesi del mondo ed è una consuetudine ben radicata soprattutto in Italia. Nel corso dei secoli si è avuto un intenso arricchimento della composizione. Particolarmente significativa è la realizzazione che avvenne nel piccolo borgo di Greccio nel 1223. Fu voluta da San Francesco d’Assisi. E’ la prima natività autorizzata da papa Onorio III. Ponendo lo sguardo sulla nostra penisola, dobbiamo ricostruirne la storia a partire dal Quattrocento. In questo periodo, seguendo l’esempio del ‘frate di Assisi’ la realizzazione divenne irrinunciabile. Assunse, oltre ad un valore cristiano, anche una forte componente artistica, diventando competizione in laboriosità e bellezza. Mentre nel Quattrocento il presepe interessa soprattutto l’Italia centrale, a partire dal XVI secolo abbraccia il Regno di Napoli.
La tradizione campana e le natività nei piccoli borghi
In tal modo si gettando le basi per una lunga trazione. E’ ormai nota in tutto il mondo. Nel secolo successivo compare nelle case più facoltose. Nel Settecento si realizzano natività a grandezza naturale. Vere e proprie opere scultoree di grande valore. Continua l’evoluzione ed oggi è un elemento importante del Natale. Secondo le proprie usanze e, talvolta secondo l’evoluzione socio-culturale, i presepi vengono realizzati in modi e dimensioni differenti. Alla forma statica si è affiancata la la rappresentazione scenica. Sono numerosi i piccoli paesi del salernitanto e soprattutto del Cilento che, durante le festività natalizie ripropongono la nascita di Gesù. Inoltre, a rendere maggiormente realistico il presepe, è il contesto scenografico. Si tratta spesso dei centri storici dei nostri paesi.