San Valentino: "Il bacio che cerco è l'anima" - itSalerno

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San Valentino: “Il bacio che cerco è l’anima”

San Valentino in una coppa d'oro

“Lontana come i tuoi occhi / tu sei venuta dal mare / dal vento che pare l’anima” scrive il poeta salernitano Alfonso Gatto. Forse, in questa “Poesia d’Amore”, parla proprio della nostra città.  Non si può certo negare la vena romantica di Salerno, baciata dal mare e carezzata dal vento di Ponente. Per questo San Valentino, allora, riscopriamo Salerno sotto la guida di Venere.

San Valentino e l’amore infelice di Ghismonda e Guiscardo

Salerno è da sempre stata teatro di amori felici e sventurati. Per San Valentino, vi è appunto una novella raccontata da Giovanni Boccaccio. Nella quarta giornata del Decameron, Boccaccio narra di Tancredi, principe di Salerno, che ha una sola figlia, la bellissima Ghismunda. Ella è giovane ma già vedova, e il padre, che nulla ha di più caro al mondo, si rifiuta di darla di nuovo in sposa. Accade quindi che Ghismunda si innamora di Guiscardo, un valletto del padre, giovane di animo nobile ma di origini umili. Lo accoglie per diverse notti nelle sue stanze del Castello Arechi, facendolo passare per un passaggio segreto. Ma Tancredi li scopre e fa uccidere Guiscardo, che aveva tradito la sua fiducia, e offre il suo cuore alla figlia in una coppa d’oro. La giovane, come prova di devozione fatale all’amato, versa nella coppa del veleno e si suicida bevendovi.

San Valentino in riva al mare

Il Castello Arechi, lì sul promontorio affacciato sul mare, è solo uno dei tanti scorci romantici di Salerno. Come non citare il suggestivo lungomare Trieste, lungo il quale passeggiare, magari mano nella mano, al tramonto, quando il sole infiamma l’orizzonte. Siete poi ancora in tempo per un giro con la vostra dolce metà sulla ruota panoramica “Giant Wheel”, istallata in occasione delle Luci d’Artista. Per un luogo più raccolto, i Giardini della Minerva offrono rifugio per una fuga romantica dalla città affollata, tra la natura e i saperi antichi. Così anche il Porticciolo di Pastena, borgo marinaro da cui ammirare assieme le costiere Amalfitana e Cilentana, in una piccola oasi di pace. Oppure, semplicemente, sedersi sugli scogli del pennello ad ascoltare il canto della risacca delle onde. Basta poi addentrarsi verso Vietri sul Mare, e poi Minori, Maiori e ancora Amalfi e Positano, per innamorarsi ad ogni curva della costiera.

Il poeta innamorato di Salerno

Ci sono poi dei vicoli magici a Salerno, dalla scalinata “dei Mutilati” in via Velia, nel quartiere dei Mercanti al rione Fornella, dove pulsa la sua vena di amore. Sono i “Muri d’Autore”, i suggestivi  murales di giovani artisti che interpretano e riportano i versi suggestivi di Alfonso Gatto, promossi dall’omonima Fondazione. Perché allora non percorrerli in due, scambiandosi i versi della città, alla ricerca di sentimenti immortali e nascosti?

Gatto, poeta innamorato della nostra città -“Salerno, rima d’eterno”-, ci regala sull’amore dei versi immortali:

“Tu vivi allora, tu vivi

il sogno ch’esisti è vero.

Da quanto t’ho cercata.

Ti stringo per dirti che i sogni

son belli come il tuo volto,

lontani come i tuoi occhi.

E il bacio che cerco è l’anima.”

San Valentino: “Il bacio che cerco è l’anima” ultima modifica: 2020-02-14T09:00:00+01:00 da Davide Proto

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