In questa prima parte i Monti del Cilento ci indicano la storia. E in effetti, secondo numerosi studi condotti in passato, quello che oggi conosciamo come Cilento, nasce proprio su una montagna. Partiremo dal Monte Stella o Monte della Stella, un tempo Monte Cilento per l’appunto. Risaliremo poi il corso dell’Alento per ammirare il Monte Chianiello, prima di spostarci sulla Piana di Paestum per raggiungere i Monti Soprano e Calpazio.
Sui Monti del Cilento, partiamo dal Monte Stella
Il Monte Stella è l’unica montagna che storicamente rientra nel Cilento. Basti pensare che gli studi avanzati nel corso dei secoli, sono concordi nell’identificare il primo nucleo del Cilento proprio su questa montagna, pur rimanendo ancora in parte sconosciuta. Con i suoi 1131 metri di altezza, invece, non è la vetta più elevata del territorio ma è tra quelle cime che raggiunge e supera i 1000 metri.
Alle pendici del massiccio che osservandolo da alcune posizioni a valle, sembra un grande cono, si trovano numerosi casali suddivisi tra i comuni di Castellabate, Pollica e San Mauro Cilento, sul versante tirrenico e che si spingono fino alla costa; Lustra, Montecorice, Omignano, Perdifumo, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento (che ne ha assunto il nome solo alla fine del XIX secolo) e Rutino che, invece, si allineano sulle zone più interne. Ognuno di essi conserva la sua storia, a tratti legata proprio alla montagna.
Il Monte Chianiello
Ai margini di quello che potrebbe essere stato il Cilento Storico, si trova il Monte Chianiello. Se si accetta quella parte di studi che identificano il Cilento Antico con le terre ‘al di qua dell’Alento’, allora il monte Chianiello ne ha costituito i confini naturali. Tra le vette del territorio è non è tra le più note ed è apparentemente fuori dalla geografia locale. Con i suoi 1319 metri slm supera di quasi 200 metri il monte Stella. Alle sue pendici si trovano i comuni di Monteforte Cilento e Magliano Vetere.
Monteforte, in particolare, vanta una lunga storia che ha segnato importanti pagine per il Cilento. Oltre alla suggestiva valenza paesaggistica, il Monte Chianiello conserva nel territorio di Magliano Vetere, due gioielli architettonici. Sono i santuari rupestri di San Mauro, situato ad oltre 1000 metri, raggiungibile dalla frazione Capizzo e quello di Santa Lucia situato invece nei pressi del capoluogo.
Il Monte Soprano e il Monte Calpazio
Il Monte Soprano sovrasta l’abitato di Capaccio ed appare come un grande balcone che spazia sulla piana sottostante, raggiungendo le coste del mare. Dal versante opposto, invece, si proietta sulla catena degli Alburni. La posizione dominante ha di certo influenzato in passato la scelta di questi luoghi come punti strategici. Con un solo colpo d’occhio si può abbracciare la Piana del Sele ma anche puntare verso la penisola sorrentina ed ammirare in lontananza i monti Lattari. Il Monte Calpazio è situato a poca distanza. Anche da qui si può ammirare il Golfo di Salerno. Sul versante settentrionale della montagna, si trovano i resti di Capaccio Vecchio.
L’abitato ebbe origine intorno al IX secolo. Data la vicinanza alla sorgente di Capo di Fiume, assunse il nome di ‘Caput Aquis’. Ebbe una grande importanza, tanto da essere diventata sede vescovile. Ma nella prima metà del 1200, il paese fu distrutto e abbandonato.