Sulla Costa del Cilento tra mito e leggenda: il mito di Palinuro

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Sulla Costa del Cilento tra mito e leggenda

Costa del Cilento - Licosa (foto wikipedia)

Il Cilento è una terra antica e forte. È difficile poterla raccontare tralasciando l’immenso patrimonio storico e leggendario che l’avvolge. La costa, in particolare, punto d’approdo di antiche civiltà che vennero alla conquista di queste terre, è tratteggiata dal mito; Castellabare rivive nella Sirena Leucosia, Centola nel mito di Palinuro e nocchiero di Enea. Doppiato il Capo omonimo, ecco Kamaraton, che riecheggia nell’amore contrastato verso il suo pretendente.

Sulla Costa del Cilento: la Sirena Leucosya

Punta Licosa si trova nel territorio di Castellabate. L’area si estende fino al promontorio sovrastante e raggiunge il mare con una piccola isola, un tempo collegata alla terraferma. L’incantevole scenario naturalistico suggerisce il fior di miti e leggende che, da secoli, aleggiano in queste terre. È la stessa etimologia ad indicarci la strada della sua antica storia: Leucosia ha il significato di ‘sirena’ e, secondo la tradizione, è una delle tre che Ulisse incontra nell’Odissea.

Costa del Cilento - Licosa (foto Giuseppe Conte)

Personaggio della mitologia greca, Leucosia abitava su uno scoglio. La sua bravura nell’ammaliare i marinai, era temuta dai naviganti. Quando passavano nel suo mare, con il dolce suo canto riusciva a farli naufragare. Si compiva così la sua trappola. Sempre secondo la leggenda, per un amore non ricambiato, si tuffò in mare da un’alta rupe e venne trasformata in roccia.

Il mito di Palinuro

Palinuro è uno dei luoghi più affascinanti non solo della costa campana, bensì dell’intera penisola italiana. È oggi una ambita meta turistica. La morte di Palinuro è narrata nell’ Eneide di Virgilio. Si racconta di come il nocchiero di Enea, mentre guidava la flotta verso le coste italiane, cadde in mare vinto dal Dio Sonno. Secondo la leggenda, il dio Sonno lo fece addormentare cullandolo con dolci melodie e parole. A quel punto lo buttò in acqua.

Costa del Cilento - Palinuro (foto wikipedia)

Accortosi della sua sparizione, Enea inizia a cercarlo ma ben presto capirà che è morto. Palinuro però, in realtà non morì in mare. Inizia a nuotare e raggiunge la riva ma qui venne ucciso dai velini. Si incontreranno nuovamente negli inferi, quando il fantasma di Palinuro chiede ad Enea di trovare il suo copro e dargli una sepoltura. Oltre la cornice dell’Eneide, invece, il mito di Palinuro si intreccia con quello della vicina Kamaraton.

Kamaraton

Lasciata la località di Palinuro, seguendo la costa si incontra la bellissima Camerota. Questa volta protagonista è una graziosa ninfa di nome Kamaraton. La fanciulla però, quanto era bella tanto era superba. Si racconta che in una notte di luna, mentre nuotava nelle limpide acque del mare, fu vista da Palinuro, il mitologico nocchiero di Enea. Tale la sua bellezza che il nocchiero se ne innamorò all’istante. E Palinuro non si fece attendere nel dichiarare il proprio amore.

Costa del Cilento - Marina di Cameorta (foto wikipedia)

Chiese subito la mano della ninfa, ma la risposta non fu quella sperata. Kamaraton con freddezza respinse Palinuro. Secondo la leggenda Palinuro, affranto dal dolore, invocò il dio Sonno, al quale chiese di porre fine alle sue sofferenze. Alla morte di Palinuro, la dea dell’amore, venuta a conoscenza del comportamento di Kamaraton, volle punire la ninfa trasformandola in roccia. Così sarà per sempre condannata a guardare quel mare dove Palinuro l’aveva vista nuotare.

Sulla Costa del Cilento tra mito e leggenda ultima modifica: 2018-11-22T09:00:22+01:00 da Giuseppe Conte

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