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ARTE E CULTURA

Teatri di Popolo: la passione al servizio del pubblico

Teatri di popolo

«Il nostro obiettivo è ricordare allo spettatore che è infinitamente bello». In un mondo che identifica ormai il teatro come privilegio per un popolo elitario, l’idea della compagnia “Teatri di Popolo” è, nel suo piccolo, rivoluzionaria. Un teatro per il pubblico, che viene coccolato, stimolato a compiere insieme alla compagnia un viaggio carico di emozioni. E poi essere accompagnato a casa dalle stesse. Non c’è spazio dunque per la celebrazione dell’intellettualismo. Ho avuto la fortuna di incontrare gran parte della compagnia, di riuscire a vedere il loro mondo e la passione con cui lo vivono.

Teatri di Popolo

Teatri di Popolo

Da ieri a oggi

La compagnia “Teatri di Popolo” nasce nel 1999, e sin da subito il suo oggetto primario di studio è stato il pubblico. Sin dalla sua nascita la compagnia ha prodotto spettacoli e condotto laboratori per ragazzi e adulti in Italia e all’estero. Da circa tre anni la compagnia è ospite del Centro di Salute Mentale di via Bastioni, dove non ha trovato solo una casa. Ha trovato attori che uniti hanno creato una famiglia, prima ancora che un cast eccellente. Ma «guai a pensare che questa sia una sorte di terapia» sottolinea il regista Marco Dell’Acqua. «Il nostro incontro è stato fortuito, che ci siano delle disabilità in gioco è solo un caso». La compagnia non ha sfruttato gli svantaggi per avere vantaggi, infatti a dimostrazione di ciò non tutti i pazienti fanno parte del progetto. «Non tutti sono attori, come non tutti sono dottori o avvocati».

Teatri di Popolo

Si cammina insieme

Tutti partecipano, nessuno escluso. Dal regista e fondatore della compagnia, Marco Dell’Acqua, fino all’ultimo degli attori, tutti pensano e scrivono lo spettacolo. La simpatia e l’esuberanza dell’aiuto regista Adriano Ruggiero, del videomaker Mauro Maffei e degli attori Ciro Mollo, Enzo Peluso, Orsola Rainone, Teresa Pepe e Jacopo Flauti, sono travolgenti. Ed è evidente anche la voglia, la passione con cui raccontano ciò che fanno in quelle sale. Passione che ha portato l’ultimo spettacolo a raggiungere un enorme successo, con poco più di 750 spettatori paganti, e felici. Risultato incredibile per una compagnia che non riceve nessuna sovvenzione, che si produce da sola. «Siamo stati fortunati» ammette Marco Dell’Acqua «Antonio Zarrillo, direttore dell’unità di sanità mentale, ha voluto che trovassimo casa in questo luogo. E ci riteniamo doppiamente fortunati perché abbiamo trovato qui persone e attori eccezionali». E tutti noi non vediamo l’ora di assistere al prossimo spettacolo che si terrà a fine novembre, e che siamo sicuri saprà suscitarci rare emozioni.

Teatri di Popolo: la passione al servizio del pubblico ultima modifica: 2017-08-28T08:00:44+02:00 da Marco Fummo

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