Resti calpestati
Attraversando le frazioni del Comune in provincia di Salerno, troviamo la Chiesa Parrocchiale di S.Agnese. La Santa è patrona della frazione di Sava di Baronissi. E’ ben visibile, anche passando in auto, una finestra sui resti della Villa romana sottostante.
Solo nel 1961, si è intervenuto sull’ampliamento dei resti, ma la villa era stata visitata già più volte anche da Re Umberto II.
La Villa è risalente all’età repubblicana, probabilmente formata dalla dimora del dominus al centro e le case dei servi intorno.
Costruita in tufo locale, venne sicuramente utilizzata in epoca paleocristiana come catacombe. Poi usata come ossario dalle famiglie nobili di Sava.
La struttura regala ambienti particolari e preziosi affreschi, è una importante testimonianza storico-artistica della Campania romana.
Un particolare degli affreschi
Salernum- Abellinum
La frazione di Sava confina con le altre frazioni di Caprecano, Lancusi e Bolano (Fisciano). La villa era locata su una via strategica per il commercio che collegava Salerno ad Avellino.
La zona era attivissima nei campi dell’agricoltura e dell’artigianato. Oggi prevalentemente zona industriale. Si può visitare in occasione delle numerose feste che animano il paese, tra sacro e profano.
Dalle celebrazioni in onore della Patrona S. Agnese, nella seconda meta’ di Gennaio al Baronissi Jazz Festival. Dalla festa della birra, che ha visto venti edizioni proprio accanto ala Villa romana, alla festa di settembre per la Maria Ss.ma Addolorata.