Ci sono alcune località che potrebbero tranquillamente far parte di un museo. Borghi che sembrano incatenati a un’epoca ormai andata, un’epoca nella quale, visitandoli, ci immergiamo completamente rapiti. Teggiano risponde perfettamente a questo identikit, un luogo che ha conservato perfettamente tutte le sue bellezze. E che non smette di incantare, ancora oggi, tutti i suoi visitatori.
La storia
Teggiano sorge su di un colle nel cuore del Vallo di Diano, a oltre 600 metri sul livello del mare. Questo borgo è considerato uno dei più antichi e più importanti, se non il più importante, del Vallo di Diano. Le sue origini (Tergianum) risalgono VI secolo a.C., fu fondata dai Lucani ed ebbe un ruolo importantissimo, grazie alla sua posizione, nelle guerre italiche. Intorno al IV secolo d.C. fu distrutta da Alarico, e rinacque il secolo successivo con il nome di Dianum, da cui il nome del Vallo. Il periodo di massimo splendore lo visse durante il dominio dei Sanseverino, che a ridosso del 1500 la resero una meta privilegiata. La sua storia è importante, Teggiano è sempre stata al centro delle dispute politiche. Capoluogo del proprio circondario durante il Regno delle due Sicilie, capoluogo del circondario di Sala Consilina durante il Regno d’Italia.
Un gioiello da tutelare
Teggiano è stato dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO. È considerata un gioiello medievale, ricco di tradizione, arte e cultura immutata. Il Castello Macchiaroli, di origine normanna, splende di luce propria grazie agli interventi di restauro voluti dai Sanseverino. La sua tenuta oggi è perfetta, così come la splendida Cattedrale di Santa Maria Maggiore e la Chiesa di S. Michele Arcangelo. Architettura civile e religiosa, arte, storia, per questi motivi il borgo è conosciuto anche come la Urbino del meridione. Questa somiglianza permette a Teggiano di avvalersi, così come il borgo marchigiano, dell’appellativo di “Città museo”. Per gli amanti della storia e dell’antico Teggiano, dunque, è una tappa necessaria, forse la più suggestiva del Vallo di Diano. Qui la magia del passato aleggia ancora prepotentemente.