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Guida di sopravvivenza per la Pasquetta a Salerno

Disperazione

Calma ragazzi, calma. Lo so che leggendo già solo il titolo siete andati in tachicardia, ma a tutto c’è rimedio. Anche quest’anno, puntuale come il 17 stracolmo di gente che vi passa davanti, come il cornetto caldo al Laboratorio dopo una serata da leoni, come il non sapere cosa fare ogni sabato sera, è giunta. Siete pronti a non sapere cosa fare anche durante questa Pasquetta?

Passo 1: preparare la missione

Se Cliff Charlesworth, Gene Kranz, Gerald Griffin e Glynn Lunney sono riusciti a dirigere lo sbarco sulla Luna, voi potete riuscire a fare qualcosa a Pasquetta. Tanto tranquilli, che non avrete molta gente da organizzare: sicuramente il 40% del vostro gruppo vi darà buca per Pasquetta. Un pensiero vi sfiorerà: più cibo per me? Quando, però, sarete tutti sazi, svaccati sul divano a grattarvi la pancia che sta assumendo il diametro della terra, ne riparleremo. Quindi, stabilite fin da subito: chi vi accompagnerà in questa missione e quanto cibo portare. Dove? La meta deve essere necessariamente una casa. Dai, lo sanno tutti che qui a Salerno a Pasquetta piove, mettiamoci l’anima in pace. A meno che, quindi, non vogliate fare la rivisitazione di Spongebob che fa il barbecue nel mare o improvvisare Singin’ in the rain, statevene in una casa.

Pasquetta - Due giovani sotto la pioggia

Passo 2: non farsi ingannare dal troppo cibo a Pasqua

Che voi siate vegetariani, vegani o respiriani, si sa, Pasqua è un tour de force. Con le goccioline di sudore mentre osservate le portate che ancora continuano ad arrivare inesorabilmente sul tavolo, iniziate a preparare il bicarbonato di nascosto dai parenti. Guai se vi vedessero: fiuterebbero l’odore del sangue e della sconfitta. E forse mangerebbero anche voi. Andateci piano con la pizza chiena e mangiate solo un pezzo di pastiera. Non fatevi ingannare dal lauto pranzo Pasquale. Il giorno seguente dovrete svegliarvi presto per evitare il traffico, per raggiungere quell’agognata casa lontana dal centro, combattendo con tanti altri come voi che speravano di evitarvi svegliandovi presto. Ogni mattina, infatti, un salernitano si sveglia, e sa che dovrà correre più dell’altro salernitano o non riuscirà nemmeno ad uscire dal parcheggio.

Pasquetta - Una pastiera napoletana

Passo 3: al mio segnale scatenate l’Inferno di Pasquetta

Perchè a Pasquetta, a Salerno, l’Inferno è quello vero. Se siete stati dei bravi organizzatori o state partecipando ad una Pasquetta ben organizzata, vedrete un cumulo di gente pronta a correre verso il cibo che Usain Bolt levate. E come farete a emergere da quella folla urlante? Dovrete avere la stessa forza di Jon Snow che emerge dalla Battaglia dei Bastardi per addentare anche un semplice spiedino. Ma l’Inferno è ovunque. Con la mia pluriennale esperienza, tra Pasquette a Giffoni o a Cava, in giardino o in riva al mare, per una volta c’è sia il fumo che l’arrosto. In un ammasso di fumo denso e gustoso, risiede lui, il custode delle salsicce, il protettore delle costolette, il Virgilio della Pasquetta, colui che vi guiderà alla degustazione. Portate rispetto, perchè quel poverino, a fine giornata, si ritroverà con gli occhi rossi in stile Bob Marley e intanto vi avrà sfamato tutti.

Pasquetta - La carne cotta alla griglia

Passo 4: il ritorno in patria dopo la Pasquetta

Come dei fieri soldati dopo la battaglia, con le scarpe infangate e il viso sudicio, state per rientrare a casa. Ed ecco che ricomincia l’Odissea. Che voi ve ne andiate per la tangenziale o per l’autostrada, state tranquilli che ci metterete un paio d’ore. Una meta comunque quasi obbligata, di ritorno, è la spiaggetta di Santa Teresa. Lì, spesso, si riuniscono i disorganizzati, i reietti, coloro che non sono riusciti ad organizzarsi. Magari vi guarderanno con invidia – o forse con schifo se siete parecchio sporchi – ma siete voi ad essere usciti vincitori, anche se con qualche chilo in più.

Guida di sopravvivenza per la Pasquetta a Salerno ultima modifica: 2019-04-19T09:00:49+02:00 da Elena Morrone

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