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INTERVISTE

Mini Popa: La follia creativa di Sarno

L’ X-Factor di Mini Popa

A Sarno è conosciuta come Maria Vittoria Corrado, ma ormai il web è letteralmente impazzito per Mini Popa!

Io te lo dico, sono emozionata a farti questa intervista. Sono assolutamente una tua fan!

E.- Di cosa ti occupavi in quel di Sarno, prima di diventare virale più del ”Moscerino Puttano”?

M.P.- Innanzi tutto ti ringrazio per l’intervista! Io ho sempre occupato le mie giornate con la musica, le bambole e i video.

Mini Popa ad X Factor

E.- A Settembre 2016 la tua audizione a X Factor, giusto? Come è stata quest’esperienza? Ti aspettavi un riconoscimento diverso dai giudici?

M.P.- Si, giusto. È stata un’ esperienza traumatizzante, non mi aspettavo di essere trattata davvero come un numero. Ho dovuto sopportare attese lunghissime, ma fortunatamente per me è durata poco, visto che mi hanno detto di no. quindi non poteva andare meglio! (ride)

E.- L’Extra Factor ti ha regalato una grande visibilità! I tuoi followers su youtube sono aumentati in maniera esponenziale?

M.P.- Si, ho avuto molta visibilità e i miei followers sono aumentati. Ma purtroppo non ho avuto la maturità giusta per sfruttare quella situazione.

E.- Com’è cambiato il tuo rapporto col pubblico?

M.P.- Non è cambiato per niente. Continuo a comportarmi come sempre, però fa piacere incotrare per strada qualcuno che già mi conosce e scambiare due chiacchiere.

E.- Ci spieghi il nome Mini Popa? (Mini con la ”i” o la ”y”?)

M.P.- ”Mini” con la i. È un nomignolo che mi è stato messo simpaticamente da Gianfranco Marziano. ”Mini” significa piccola, ma ”Popa” è un mistero (ride). Comunque adesso non lo uso più per vari motivi , uno di questi è che non mi va di delegare il mio soprannome a qualcuno e poi non mi va di sfruttare la tv per diventare famosa.

E.- Io ti trovo geniale. Tu componi interamente i tuoi pezzi, dal testo, alle musiche, all’arrangiamento, ai video. Come è nata questa aspirazione da cantautrice?

M.P.- È nata mentre stavo cucendo una delle mie bamboline. All’ improvviso una melodia comiciò a girarmi per la testa e decisi subito di registrarla con la mia voce dato che non so ancora suonare uno strumento musicale. Poi nei giorni seguenti su questa melodia scrissi la mia prima canzone.

E.- Canti anche in un gruppo?

M.P.- Purtroppo no, ma mi piacerebbe organizzare un coro di persone.

E.- A cosa ti ispiri per le tue storie?

M.P.- Mi ispiro principalmente ai sogni, sia quelli ad occhi chiusi, sia quelli ad occhi aperti… in ogni caso attendo l’ ispirazione!

E.- E come riesci ad unire l’ironia e l’autoironia al tuo vissuto?

M.P.- Ho sempre scherzato su di me, sia con gli amici che con la famiglia. Per me non è mai stato un problema, mi piace vedere le persone ridere e fa nulla se ridono su di me o su un altra cosa. Ma amo allo stesso modo inquietare, puoi vederlo dal mio video che si chiama ”luna se solo fossi una lucertola”.

E.- Sai che con ”Tengo Fame” hai dato voce a tutte le donne della nostra generazione in eterna lotta tra istinto primordiale e bilancia? Può essere definito uno sfogo generazionale!

M.P- “Tengo fame” nasce dal fatto che io ho veramente tengo sempre fame! (rido io) Svuoto le dispense dei miei amici e tutti mi sfottono, se si può dire, per questa cosa. Mi fa piacere di aver dato voce a molte persone che hanno lo stesso problema e comunque sempre meglio qualche chilo in più, ma solo se ci fa bene.

E.- E poi credo che i tuoi pezzi funzionino perché sono dei veri e propri tormentoni. Non si può non canticchiarli. È un po’ il principio del successo di un ritornello che funziona. Deve rimanere in testa!

Te l’avranno già detto…

M.P.- Si, me lo hanno detto in molti che si svegliano con una mia canzoncina in testa, se l hanno ascoltata la sera prima. Il fatto è che io adoro anche tormentare e se una canzone non tormenta me fin dall’inizio non la scrivo proprio.

cuore di pezza

E.- Abbiamo visto non solo ad X-Factor i tuoi pupazzetti. Il mio preferito è il cuore di pezza. Ti puoi definire un’artista a tutto tondo?

M.P.- Anche il mio preferito è il cuore di pezza. È stato proprio un lampo di genio crearlo. Non so se mi posso definire un’artista a tutto tondo… ci sono persone morte tanto tempo fa che potrebbero prendersela. Semplicemente lascio la mente aperta e libera di potersi esprimere in tutto, non mi limito. Se non so come fare una cosa non guardo un tutorial, ma penso a come posso farla. Per esempio, le bambole e tutte le altre cose che faccio sono frutto della mia mente.

E.- Ci racconti la tua collaborazione con Gianfranco Marziano?

M.P.- La collaborazione con Gianfranco Marziano è stata la cosa più divertente che mi sia capitata nel 2015. Lui è una persona simpaticissima e gentile. Tengo Fame, Satana Cos, Sviluppo Pescaie, sono tutte canzoni nate per divertimento in un pomeriggio con lui. Lo conobbi grazie a una mia amica, un’altra ”Popa”, Isa Popa, a cui lui ha dedicato anche un album, ”The Assassination Of Isa Popa”.

Ringraziamo Mini Popa, anzi, Vittoria. Soprattutto per la sua simpatia.

Miao.

Eccola qui…

Mini Popa: La follia creativa di Sarno ultima modifica: 2018-01-09T11:07:58+01:00 da Erika V Mogavero

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