Sui Monti del Cilento, sul ‘tetto’ della ‘Terra’: uno splendido paesaggio!

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Parco Nazionale del Cilento

Sui Monti del Cilento, sul ‘tetto’ della ‘Terra’

Monti del Cilento - Sacco

Dopo aver iniziato questo interessante viaggio sui ‘Monti del Cilento’ dalla storia, questa volta toccheremo il ‘tetto’ del Cilento con il Monte Cervati. Ci sposteremo poi sui vinci Monte Vivo e Monte Motola. Ancora una volta protagonista sarà la natura senza tralasciare la storia di questi luoghi. Osserveremo il territorio dalla parte più alta e misteriosa, lasciandoci affascinare dalla potenza della natura e della sue numerose meraviglie che custodisce perennemente.

Il Monte Cervati, il tetto del Cilento

Il Monte Cervati sfiora i 1900 metri e si ferma a 1899. E’ il tetto del Cilento, la vetta più alta del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e fra le montagne più alte della regione. Ai confini si trovano altre alture come il Monte Faiatella, la Raia del Pedale e la Raialunga. Qui nasce anche il Calore, talvolta detto anche Calore Lucano per distinguerlo dall’omonimo irpino. Con oltre 60 km di lunghezza, è fra i fiumi principali della regione. Lungo il suo percorso scava profonde gole, prima di raggiungere il fiume Sele, di cui è affluente. Una parte del Monte Cervati è occupata dall’area forestale di Pruno, un tempo località abbastanza popolata. La maggior parte del territorio è divisa tra Piaggine e Sanza. Sulla sommità un importante riferimento religioso dove si conserva la Madonna della Neve. In una stretta grotta si trova l’immagine della Vergine.

Monti del Cilento - Monte Cervati

Il Monte Motola

Una incantevole piana divide il Monte Cervati dal Monte Motola. Pur non essendo la cima più alta del comprensorio, riesce a superare i 1700 metri. Il territorio rientra fra i comuni di Sacco e Piaggine. A poco più di 1000 metri si trova la Sella del Corticato, un valico che mette in comunicazione il Cilento con il Vallo di Diano. In questa zona, il paesaggio montano, si presenta con uno scenario aspro ma dall’incontestabile bellezza. Ed il punto di forza è senza dubbio il tipico aspetto che richiama la maestosità della montagna. Dalla storia antichissima, alle pendici della montagna si trova l’abitato di Sacco. Il paese, probabilmente nacque in seguito all’abbandono del vecchio centro abitato, situato in una posizione più impervia. A poco distanza si trova uno dei luoghi naturalistici più affascinanti in assoluto: sono le sorgenti del Sammaro che, con le sue limpide acque, ha modellato la roccia.

Monti del Cilento - Monte Cervati

Il Monte Vivo

Il Monte Vivo è alto 1538 metri. Anche qui il paesaggio richiama l’ambiente tipico montano. Alle falde della montagna si trova una cappella, un piccolo santuario che prende il nome di ‘Madonna del Monte Vivo’. E a volte questi luoghi rievocano paesaggi quasi fiabeschi. Difficile trovare le giuste parole. Le montagne sono un bene prezioso. Mi viene alla mente una poesia di Emily Dickinson: Montagne care, voi non mi mentite, non mi mandate via, né mai fuggite. Quegli occhi sempre fissi sempre uguali mi guardano lontani, viola, lenti quando fallisco o fingo, o quando invano mi attribuisco titoli regali. Mie potenti madonne, sotto il colle, abbiate cara la monaca riottosa che si dedica a voi completamente. Il suo ultimo gesto di pietà quando il giorno svanisce su nel cielo è levare lo sguardo verso voi.

Sui Monti del Cilento, sul ‘tetto’ della ‘Terra’ ultima modifica: 2018-11-29T09:00:22+01:00 da Giuseppe Conte

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