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Via dei Mercanti: una via che conserva la sua anima

Colonna di Via dei Mercanti

Percorrere Salerno in lungo e in largo rappresenta un’abitudine a cui siamo tutti avvezzi. Dopo una camminata, un gelato al Nettuno, una visita al Lungomare e poi di nuovo a casa. Al contrario, se dobbiamo concentrarci sullo shopping, preferiamo il Corso Vittorio Emanuele, con i suoi grandi negozi, o Via Dei Mercanti, con le sue botteghe dal sapore antico. Ma ciò di cui non sempre ci rendiamo conto è la tradizione e la storia di luoghi a noi familiari.

Via Drapparia o Via dei Mercanti: due nomi per una sola anima

Indubbiamente sono molte le vie che hanno cambiato il proprio nome, ma altrettanto certo è che Via dei Mercanti ha conservato la sua originaria anima. Fin dalla sua nascita, infatti, Via dei Mercanti si pone come fulcro economico della città di Salerno, accogliendo i commercianti che esponevano i loro prodotti. Il nome originario era via Drapparia per richiamare i tessuti esposti dai mercanti per invogliare i passanti ad acquistarli. Non è difficile da immaginare il clima festoso e vivace prodotto da un mercato del genere. I signori locali dell’anno Mille passeggiavano incuriositi, valutando la qualità della merce esposta e contrattando con i mercanti. E ciò si ricollega al periodo florido dell’epoca Longobarda che ha lasciato molte testimonianze a Salerno. Infine, la via mercantile trovava il suo climax commerciale nel Largo Barbuti, anch’esso destinato a diventare un punto importante della città.

Largo Barbuti dopo Via dei Mercanti

Le chiese che arricchiscono Via dei Mercanti

Proprio a causa dell’importanza economica rappresentata da Via dei Mercanti e dal conseguente affollamento che interessava la zona, molte sono le strutture religiose che la circondano. Una delle più famose è la Chiesa del Crocifisso a Salerno, all’inizio di Via dei Mercanti. Sorge in un piccolo spiazzo che abbraccia i visitatori e risale a prima del XII secolo. Nonostante la facciata principale abbia un aspetto moderno, la Chiesa è molto antica, portando i segni della tradizione artistica romana e conservando lo scheletro di una chiesa ancora più antica all’interno della cripta. Allo stesso modo, la Chiesa di San Giorgio, in una via adiacente, rappresenta una testimonianza artistica di inestimabile valore. Il suo stile barocco confluisce negli affreschi e nella struttura architettonica, concedendole un aspetto imponente ma comunque coinvolgente. Ma la ricca collana di perle storiche non termina nelle chiese.

Crocifissione all'interno della Chiesa - Via dei Mercanti
Crocifissione all’interno della Chiesa del Santissimo Crocifisso

La fine del percorso: l’Arco di Arechi

Percorrere Via dei Mercanti da Piazza Portanova è una esperienza storica che fa respirare a pieni polmoni l’antica città di un tempo. E alla fine del suo percorso si estende l’Arco di Arechi, attraverso il quale si può poi accedere a Via della Dogana Vecchia e a Largocampo. Per quanto l’Arco sia una ulteriore eredità storica importante, non è debitamente segnalato ai visitatori, incastonato in costruzioni successive. In ogni caso, il suo valore è encomiabile e si pone come entusiasmante finale di una via ricca di storia. Via dei Mercanti era, è e sarà sempre una via di fondamentale importanza nella storia di Salerno, mantenendo invariata la sua anima originaria.

Via dei Mercanti: una via che conserva la sua anima ultima modifica: 2020-03-04T09:00:00+01:00 da Elena Morrone

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