San Giuseppe, la festa del papà e l’eco di antiche tradizioni

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ARTE E CULTURA

San Giuseppe, la festa del papà e l’eco di antiche tradizioni

San Giuseppe - vassoio pieno di zeppole(foto Giuseppe Conte)

Il 19 marzo si festeggia San Giuseppe, uno dei nomi maggiormente diffusi in Italia. La notorietà è dovuta alla valenza della sua figura. Riveste, per eccellenza, il ruolo di padre. Ad egli, infatti, secondo la fede cristiana, venne concesso l’onere di allevare Gesù. Così, nel XX secolo, la data del 19 marzo, giorno della ricorrenza di San Giuseppe, viene scelta come ‘festa del papà’.

San Giuseppe

La festa del papà

San Giuseppe è una festività religiosa particolarmente significativa nel panorama cristiano. La data del 19 marzo, in tempi recenti, ha avuto ancora più risalto poiché coincide con la ‘festa del papà’ istituita come ricorrenza civile nel XX secolo. Pur essendo celebrata in diverse parti del mondo, è riconosciuta come festività in modo limitato. In Italia, in particolare, riveste un ruolo sicuramente non marginale e si affianca alla festa della mamma, in ragione della quale venne poi istituita. La scelta della data, invece, è sicuramente rappresentativa. San Giuseppe, infatti, fu sposo della Madonna ed ebbe l’onere di far da padre a Gesù. Per questo è riconosciuto come patrono e, di conseguenza, anche protettore dei padri di famiglia, oltre che della Chiesa universale. Inoltre, nel corso del tempo, ha accresciuto la sua valenza di ‘festività popolare’ seppur solo civile e non riconosciuta come ‘festività nazionale’.

San Giuseppe - Zeppole di patate (foto Giuseppe Conte)

San Giuseppe – zeppole tradizionali (foto Giuseppe Conte)

San Giuseppe: una figura molto amata tra ‘devozione’ e ‘tradizioni’

Una delle ricorrenze cristiane maggiormente sentita dalla popolazione è proprio la festività di San Giuseppe. A Salerno, come nel resto d’Italia, evoca la figura paterna per eccellenza. Nei tempi passati e in parte ancora oggi, nel giorno della festività si ‘benedicono i pani’, segno di una antica devozione. Emerge in modo costante nelle tradizioni di diverse località e compare non di rado pure nella letteratura popolare. Di filastrocche per l’occasione se ne contano tante. Evocano le gesta di un Santo particolarmente caro anche ai bambini. Una delle più note filastrocche viene insegnata proprio ai più piccoli e recita:

San Giuseppe vecchierello,
cosa avete nel cestello ?
Erba fresca, fresche viole,
nidi, uccelli e lieto sole !
Nel cantuccio più piccino
ho di neve un fiocchettino,
un piattino di frittelle
e poi tante cose belle !
Mentre arriva primavera
canto a tutti una preghiera,
la preghiera dell’amore
a Gesù nostro Signore.

San Giuseppe - zeppole (foto Giuseppe Conte)

San Giuseppe – zeppole (foto Giuseppe Conte)

Sulla tavola: zeppole e frittelle

Numerose tradizioni si legano al giorno in cui si celebra anche la festa del papà. E per l’occasione la tavola è imbandita soprattutto con due classici: zeppole e frittelle. In entrambi i casi si tratta di dolci e spesso si confondono tra loro. A Salerno sono due le varianti ben note. Tendenzialmente le frittelle, quelle farcite con la crema e decorate con la classica amarena, sono maggiormente diffuse nella parte nord della provincia. Nella parte Sud invece, le zeppole padroneggiano soprattutto nelle zone interne del Cilento. In quest’ultimo caso, l’ingrediente principale e che rende caratteristica la preparazione, sono le patate. Dopo averle lessate e sbucciata, si impastano con farina e latte e pochi altri ingredienti: dopo la frittura sono cosparse di zucchero. Al contrario, le zeppole, pur prevedendo anch’esse pochi ingredienti, seguono una trafila diversa e si presentano più ricche al gusto: sono farcite e decorate con crema pasticcera e amarene.

San Giuseppe, la festa del papà e l’eco di antiche tradizioni ultima modifica: 2019-03-19T09:00:09+01:00 da Giuseppe Conte

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