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Selfie: Searching for Identity. La mostra allestita a Salerno

Selfie - Una inquietante foto mentre una persona si fa un selfie

Dai, facciamoci un selfie. Quante volte avete sentito dire dai vostri amici questa frase? Per poi forse rispondere con una smorfia scocciata ma non troppo dispiaciuta. Perchè apparire in foto, in prima persona, non è poi così male. Non è una cosa che ci dispiace più di tanto, non sempre almeno. E perchè no, meglio farsi un selfie, con il visto in primo piano, che farsi fare una foto. Ora, però, il Selfie è arte. Di cosa si tratta?

Selfie, selfie ovunque

Magari sono turisti delle Luci d’Artista che si fanno una foto sotto l’albero. O invece sono delle amiche al bar che devono immortalare il loro divertimento. O dei semplici turisti davanti ad un monumeto. Oppure ancora sono cinquantenni che si sentono importanti per aver compreso un minimo di quello slang giovanile incomprensibile. Per quelli invece ancora principianti, parleremo chiaro. Il selfie è una foto scattata con la fotocamera interna che ha preso piede dal 2010 in poi. Dobbiamo infatti ringraziare la Apple che con il suo iPhone ha lanciato questa nuova moda. E’ entrato nei social network di tutti, persino del nostro carissimo e molto istituzionale ministro Salvini, che non fa mai mancare il suo faccione ogni giorno. Come non ricordare il selfie degli Oscar, con tutti gli attori ed Ellen De Generes? Insomma, chi più selfie ha più ne metta. Qui in Italia, che sappiamo cavalcare l’onda del trash come pochi, ci abbiamo addirittura scritto una allegra canzone. Ma va tutto davvero così bene come si vuole mostrare nelle foto?

Selfie da Oscar per le star di Hollywood

Selfie: Searching for Identity

In realtà, no. Quelli che vogliamo mostrare nelle foto a tutti i costi, non siamo noi, non realmente. Siamo tutti bravi a mettere filtri, effetti, modificare la luce e le ombre. Ma non potremo nascondere gli scheletri nell’armadio per sempre. Quel sorriso a trentadue denti cela altro. Ed è proprio questo che la mostra internazionale collettiva vuole portare a galla. La mostra “Selfie – Searching for Identity” è stata inaugurata venerdì 28 dicembre sotto la direzione di Sandro Bongiani. Con tantissimi nomi internazionali, come Matthew Rose, Coco Gordon, Mustafà Cevat Atalay, ci addentriamo in 72 opere diverse. Anche gli italiani non mancano: Mauro Molinari, Marcello Diotallevi, Giovanni Fontana e molti altri. Il soggetto della mostra è l’Io, l’io che viene sotterrato sotto i condizionamenti sociali e l’affannarsi ad assomigliare alla massa. L’Io che diventa stereotipato. E queste  limitazioni soffocano. Anche mentre sorridiamo. La mostra, allestita nello Spazio Ophen Virtual Art Gallery in via Salvatore Calenda, rimarrà visibile fino ad aprile. Autoritratti, selfie, foto. Cosa nascondiamo?

Selfie - Delle giovani ragazze si scattano un selfie

Quando si trasforma in ossessione

A volte non ci rendiamo conto di quanto un gesto così semplice nasconda così tante cose. Una finta allegria, un raggio di sole che ci trafigge come una spada, un sorriso che cela un pianto. Nel tempo, si è diffuso tra psicologi e psichiatri il dubbio che fosse una malattia ossessivo-compulsiva. E perchè no? Ci mettiamo alla gogna da soli, sui social network, così fragili davanti ad un commento fatto da un leone da tastiera. Come se la nostra stessa felicità dipendesse da questo. Troppo dipendenti da qualcosa di una futilità davvero ridicola. Quindi, fate un piacere a voi stessi, se doveste andare alla mostra, riflettete.

Selfie: Searching for Identity. La mostra allestita a Salerno ultima modifica: 2019-03-22T09:00:38+01:00 da Elena Morrone

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