Il massiccio conico del Monte Stella è il luogo in cui, secondo diversi studi, è nato il Cilento. In origine, infatti, poteva essere confinato non oltre le pendici della montagna e solo in tempi relativamente recenti si è esteso oltre, fino a giustificare il perimetro con cui è noto adesso. Su ogni versante sorgono piccoli paesi, raggruppati in pochi Comuni. Ognuno di loro custodisce la sua storia che, spesso vanta diversi secoli.
Il Monte Stella: una montagna sul mare
II Monte Stella raggiunge 1131 metri s.l.m.. Nella fascia altimetrica oltre i 600 metri, il monte si restringe ed è prevalentemente padroneggiato da castagni e ontani, mentre man mano che si toccano le pendici, i boschi sono a tratti intervallati dalla macchia mediterranea, fino a cedergli il posto. Sulla sommità l’antica chiesetta della Madonna della Stella. La zona antropica, invece, si concentra in tre fasce.
Nella fascia compresa tra i 400 e i 600 metri, sorgono la maggior parte dei centri più antichi; qui hanno sede i Comuni e, in genere, le frazioni sono poste a poca distanza dal capoluogo. Sul fianco fluviale, quello interno costeggiato dal fiume Alento, si trovano contrade di più recente formazione.
Sul versante marino, invece, quello lambito dalle acque cristalline del Mar Tirreno, dopo i centri collinari, sorgono antiche marine come Agnone, San Marco e Santa Maria di Castellabate, che oggi sono apprezzate mete turistiche. In questa occasione scopriremo i Comuni di Stella Cilento e Pollica.
Stella Cilento, una corona di villaggi
Il paese pare abbia avuto origine intorno al XIII secolo mentre il nome attuale venne adottato soltanto dopo la fine del XIX secolo. Tra gli uliveti, scendendo verso valle, si trova la frazione Droro, mentre i restanti centri che fanno parte del Comune, sono disposti nella parte alta. Il primo che si incontra è Guarrazzano, un borgo antichissimo dalla storia millenaria di cui si ha notizia già nel 1074. Al centro dell’abitato domina la chiesa di San Pietro.
Riprendendo la strada principale, disteso appare San Giavanni, la più grande delle frazioni. Una passeggiata nel centro storico conduce alla parrocchiale, dedicata al Santo di cui ha assunto anche il nome. Proseguendo oltre, si svolta a destra per raggiungere la più alta e la più piccola delle frazioni: Amalafede. Il suo nome iniziale doveva essere ‘Bonafides’, così chiamata in segno di ‘buona speranza’. Tra le antiche abitazioni in pietra è come fare un tuffo nel passato: al centro la chiesetta di Santa Maria Maddalena, festeggiata il 22 luglio.
Pollica, fra storia, tradizioni e dieta mediterranea
A Pollica si trovano la Chiesa di San Nicola e il palazzo dei principi Capano, risalenti al XVII secolo. Ai margini dell’abitato, invece, il convento di Santa Maria delle Grazie, protettrice dell’intero Comune, anch’esso del 1600. Sulla costa Acciaroli e Pioppi, splendide località balneari ‘Bandiera Blu’. A Pioppi, nel palazzo Vinciprova, ha sede il Museo vivo del mare. Inoltre, in questa località, si trasferì il fisiologo Ancel Keys che teorizzò la dieta mediterranea.
Sulla collina spuntano tre antichi casali: Cannicchio, il cui abitato si sviluppa intorno alla chiesa di San Martino; Celso che conserva importanti testimonianze del passato, ancora rintracciabili tra le rovine del convento agostiniano con la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Da ammirare anche il palazzo Mazziotti e la parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta: al suo interno si trova l’immagine del patrono San Celso; infine troviamo Galdo: in posizione isolata, oltre il perimetro urbano, la bellissima chiesa di San Nicola.
