Due strati di pan di spagna ripieni di crema al latte. Come uno scrigno che racchiude un segreto prezioso. Un tesoro degno del cospetto di una principessa.
La storia
Siamo nel 1840. La festa è quella della principessa Costanza, figlia del Duca di Urbino, che sposa Sanseverino Principe di Salerno e Signore di Diano. Storia vuole che, dopo il rito d’unione, i principi si siano recati proprio a Diano, odierna Teggiano, paese che poi ha dato il nome all’intero Vallo. Qui i cittadini accolsero i consorti con una festa senza pari. La ricostruzione storica prevede diverse botteghe, dove, come in una processione enogastronomica, si possono assaporare mano a mano i piatti tipici della zona. Il cuore del Vallo di Diano e della Dieta Mediterranea. Oltre al programma dell’evento, suggestivo il borgo che mantiene le sue caratteristiche medioevali. l tre giorni si concludono con l’assalto al castello. Rievocazione della famosa Congiura dei Baroni del 1485, ordita da Antonello Sanseverino, Principe di Salerno, contro Ferrante 1° d’Aragona, Re di Napoli. Successivamente, nel 1497, Teggiano, rifugio inespugnabile del Principe ribelle, fu assediata dall’esercito del Duca delle Calabrie, Federico, divenuto re nel frattempo. Castello imprendibile per fama.
Caratteristica ricostruzione in costume
Alle 18.00 dell’11, il matrimonio dà il via alla processione per le vie di tutto il paese. è un susseguirsi di musiche e colori, con gli sbandieratori di Cava, che raggiungono il Cilento per l’evento. Le botteghe di un tempo ripopolano le strade, tra fabbri e lavoranti vari in costume antico. Nelle varie piazze del paese potrete trovare la Taverna della Congiura, la Taverna dei Mori, de lo Lupo o del Gallo Parlante. In questa taverna si serve “lu pizzu”, la focaccia tipica teggianese ripiena con peperoni verdi e salsiccia fritti insieme. Ancora, la Taverna dell’Assedio, de la Vecchia Porta in Piazza Annunziata, fino a largo Santa Maria con la Taverna de lo Falco. Si parte col tipico antipasto teggianese di salumi, passando per la pasta fatta in casa col ragù, la provola ai ferri. Cavatelli con i fagioli conditi con la “porva”, polvere di peperoni rossi dolci tipici teggianesi. E dulcis in fundo, la Torta del Duca, creata proprio nel 1840 per l’occasione e che la pasticceria d’Elia ripropone immancabile ogni anno. Il dolce, ora come allora, viene offerto a Teggiano durante i festeggiamenti. La ricetta è quella tradizionale.
Ingredienti
per i dischi di Pan di Spagna.
5 albumi
150 g zucchero
1 bustina vanillina
150 g mandorle tostate in polvere
1 pizzico di sale
Per la farcia
40 g albumi
100 g zucchero
170 g ricotta
1 pizzico di sale
1 cucchiaio rum
80 g cioccolato fondente tritato
1 cucchiaio caffé solubile
Per lo sciroppo
100 ml acqua
50 g zucchero
1 scorzetta d’arancia (o essenza)
2 cucchiai Cointreau
Per la decorazione
zucchero a velo