Occhio a Padula non c’è solo la Certosa! Ma alle sue porte si nasconde tra gli alberi l’antico edificio paleocristiano: il Battistero di San Giovanni in Fonte.
Origini del Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fiore
Nel Vallo di Diano percorrendo un sentiero che costeggia i campi di grano, è possibile imbattersi nel Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonte. Il V secolo è il periodo in cui questa zona San Prisco e da San Paolino compievano opera di evangelizzazione. Grazie alle ricerche archeologiche, anche se non ben definite, si può ricostruire la prima forma del battistero. Originariamente era un ninfeo Leucothea ossia una struttura di culto pagano, adibito poi tra il VI e il VII secolo come battistero. I materiali di spoglio di epoca romana costituiscono gli ambienti principali. Infatti, tra questi ricordiamo la vasca battesimale, le gallerie laterali e l’ambiente a ovest a piante rettangolare absidato.
Il battesimo voluto dalla divinità
Il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte è uno dei pochi ad utilizzare l’acqua battesimale attingendo direttamente dalla sorgente. Nella fonte battesimale si immergevano i catecumeni per ricevere il battesimo. Il politico Cassiodoro (485 – 585) nell’opera Variae ricorda la fiera annuale che si teneva nel giorno di San Cipriano ossia il 16 Settembre. In questi giorni giungevano dalle regioni vicine sia coloro che dovevano ricevere il battesimo sia curiosi. Nelle acque della vasca nuotavano pesci “scelti” che nessuno poteva pescare così da non scatenare la vendetta divina.
La fonte battesimale del battistero: il livello delle acque
Durante la mattina che precede la notte di San Cipriano, il sacerdote pronuncia la preghiera battesimale. Le acque miracolosamente cominciano a salire sopra la loro abituale altezza. Generalmente le acque coprono solo cinque gradini del pozzo. Invece le acque iniziano ad innalzarsi e a gonfiarsi fino a coprire due gradini in più, livello mai raggiunto in nessun altro momento dell’anno. Tutti coloro che assistono all’evento rimangono meravigliati e con il cuore pieno di gioia per il miracolo che si prospetta dinanzi i loro occhi.
Importante è l’immersione naturale del catecumeno. Il catecumeno discende pochi gradini per ritrovarsi all’interno della fonte battesimale. Quando le acque raggiungono la totalità del corpo fino quasi ad annegarlo, si crede che quel personaggio sia ben voluto dalla divinità.