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Dianthus Rupicula: Il garofano del Cilento.

Dianthus Rupicola

Il garofano Dianthus Rupicula, che cresce sulle rupi per stare più vicino agli dei

Dianthus Rupicula, il fiore di Zeus. Dal greco, teos (dio) e antos (fiore). Oggi, un garofano in via di estinzione, meglio conosciuto come il garofano delle rupi. Una meravigliosa specie rara.

E proprio noi abbiamo l’onore di conservare questo esemplare nel nostro altrettanto meraviglioso territorio. Il garofanino delle rupi, detto anche garofano dei poeti, si trova nella provincia di Salerno e in poche altre zone dell’Italia meridionale, come in Sicilia. Lo possiamo ammirare nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. In particolare, presso Capo Palinuro.

Tra Pisciotta, Palinuro e Marina di Camerota va così a colorare e a imbellettare uno dei tratti costieri che è già tra i più belli del Mediterraneo.

Dianthus Rupicola

Dianthus Rupicola

L’altra parte del nome indica la preferenza di questi fiori di crescere sulle rocce.

“Rupicola”: delle rupi, sulle rocce. Lo troviamo, infatti, anche sullo scoglio del Mingardo e presso la Cala del Cefalo. E cresce anche fino a 40 cm sul suo “stelo” legnoso che lo renderebbe simile ad un fungo, se non fosse per la sua corolla colorata. Di un bel colore rosa intenso.

Sono infatti perenni, sempreverdi, con fiori di splendidi colori sgargianti.

Dianthus Rupicola

Dianthus Rupicola

Dianthus Rupicula nel suo habitat naturale

Inserito nella direttiva Habitat del 1992 , relativa alla conservazione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche. Direttiva europea che ha lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità. Contemporaneamente, proteggere animali e vegetali di importanza primaria per rarità o ruolo chiave negli ecosistemi.

In genere, gli ambienti rocciosi, la scarsità di acqua, le basse temperature e il sole a picco creano una condizione inospitale per la flora.

Questi garofanini invece si sono adattati alle pareti scoscese della costa cilentana e ne sono diventati parte integrante. Ben aggrappati con le loro radici.

Pare che nel Medioevo questo fiore fosse utilizzato per scongiurare la peste.

Come l’omonima spezia, contiene una certa quantità di eugenolo, con proprietà antisettiche, anestetiche, disinfettanti, antibiotiche e antinfiammatorie. È proprio questa sostanza chimica che conferisce il tipico odore che accomuna i chiodi di garofano e il garofano stesso.

Che abbiano davvero qualcosa di divino, oltre alla bellezza?

Dianthus Rupicula: Il garofano del Cilento. ultima modifica: 2018-05-09T13:52:01+02:00 da Erika V Mogavero

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