I propositi del Salernitano, come saremo nel 2019?

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I proprositi del salernitano: come saremo nel 2019?

Salernitano

Ho una tradizione alquanto comune e stupida, come ogni 31 dicembre. Con un mio caro amico, mi siedo al tavolino di un bar, durante lo Struscio del 31 dicembre. Prendiamo carta e penna – o, se non l’abbiamo, ci accontentiamo delle parole a voce – e iniziamo a tirare le somme. Che voto daresti da uno a dieci a questo 2018? Quali sono le previsioni per questo 2019? Quali sono gli aspetti negativi? E i positivi? E per te, salernitano?

I propositi del salernitano doc

Se ho già fatto un articolo su cosa fa il Salernitano medio d’estate, questo è il momento di dedicarsi all’inverno. Prendete le provviste, armatevi di una buona copertina calda e cominciamo. Perchè il Salernitano non è propriamente un esemplare facile da comprendere. Abbiate pazienza, preparatevi anche all’odore del mare e a pensare a come si comporterà il salernitano nel prossimo anno.

Più tolleranza, ovvero non mandare i turisti verso l’autostrada per Napoli quando ti chiedono informazioni

Azzarderei a dire – forse perché torno da una passeggiata in mezzo alla ressa – che il primo proposito per il nuovo anno è sopportare di più i turisti. Si, proprio loro, quelli che intasano Salerno con le loro macchine starnazzanti. Quelli che, a due passi dalla Villa Comunale, chiedono dove sia il centro. O anche quelli che pensano che le Luci d’Artista siano i lampioni. C’è chi dice che portano soldi alla nostra città, c’è chi dice che sono inutili. Qualsiasi motivazione vogliamo addurre, le Luci d’Artista esistono. E i turisti anche. Salernitano, perchè quindi, in questo clima molto teso di accoglienza, non facciamo anche noi un piccolo passo avanti? Per quanti disagi ci possano creare, Johnny Dorelly ha ragione: aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più. Non è carino indirizzare il turista verso l’autostrada Salerno-Napoli quando chiede indicazioni per vedere le luci.

Salernitano - Luci d'Artista, Salerno 2018, foto di Giuseppe Conte

Luci d’Artista, Salerno 2018 – foto di Giuseppe Conte

Più pazienza, ovvero non augurare una piccola gastrite a chi non sa guidare a Pastena e a Torrione

Se state pensando che questo articolo lo sta scrivendo una donna e che quindi sia automatico che non sa guidare, meglio se cambiate link. Se invece non l’avete pensato, potete rimanere. Perfetto. Avete presente quella sensazione di pace e tranquillità mentre guidare? Si? Io no. Non bazzico spesso le zone di Pastena e Torrione, ma so cosa significa imprecare. Ogni volta che una macchina non mette la freccia a destra e inchioda, ogni qual volta il Niki Lauda di turno vi sorpassa. O, ancora, ogni qual volta i pedoni – si, anche voi pedoni dovreste avere una patente di guida – si parano davanti e chi guida vorrebbe fare strike. Ecco, tutte queste volte, salernitano, respira, metti a folle e prova a ricordarti che l’omicidio è ancora reato.

Salernitano - Traffico

Traffico

Più responsabilità, ovvero non passare il prossimo Capodanno in mezzo ai rifiuti

Allora, salernitano, parliamoci chiaro. Qui la raccolta differenziata, finalmente, l’abbiamo fatta e anche ormai da un pò di tempo a questa parte. Ora, che succede se sbagliamo a buttare l’immondizia con eleganza o con un maglione rosso di cashmere o con un foulard o con un caschetto? Poffete, cinquecento euro. Di multa. Ebbene si, salernitano. Perché da quest’anno, invece di andarci a fare il bagno tra bottiglie, assorbenti – storia vera – e mozziconi di sigarette a mare, non ce lo facciamo nell’acqua cristallina di Cetara o di Amalfi? Poi, fate voi, se volete ricostruire l’ambientazione di Wall-e.

Salernitano - Rifiuti

Rifiuti

Propositi sfusi del Salernitano

Potrei continuare per un bel pò con questi propositi, caro salernitano, ma visto che sicuramente hai la pancia piena e zero voglia di continuare, li restringiamo.
Più amore calcistico, ovvero non trasformare ogni partita in una lotta tra bande che manco i Capuleti e Montecchi.
Più professionalità, ovvero comportiamoci come una città e non come un paesino. Se entro in un negozio, mi aspetto di essere trattata bene e con rispetto. Non mi aspetto di essere trattata come quando vado a comprare il caciocavallo paesano da mia zia Peppina che non ha nemmeno finito la quinta elementare.
Più trasparenza, ovvero meno lamentele e più fatti, salernitano, perchè per gli ipocriti c’è un girone dell’Inferno.
E voi? Che buoni propositi avete per questo nuovo anno?

I proprositi del salernitano: come saremo nel 2019? ultima modifica: 2019-01-07T09:00:17+01:00 da Elena Morrone

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