I Leoni del Duomo: la leggenda della salvezza dei salernitani - itSalerno

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CURIOSITÀ

I Leoni del Duomo: la leggenda della salvezza dei salernitani

Uno dei leoni all'ingresso del duomo

Con il caldo afoso che regna incontrastato nella nostra bella città, ad agosto le strade si svuotano. I turisti preferiscono le innumerevoli spiagge e i paesini di mare mentre la città pian piano si fa sempre più disabitata. Per i cuori più impavidi, però, che dopo un Ferragosto di fuoco, rimangono in città ad arrostire al sole, si profila la meravigliosa occasione di scoprire le leggende di Salerno ed è proprio il coraggio a contraddistinguere la storia dei Leoni del Duomo.

Il punto nevralgico della fede cittadina: il Duomo di Salerno

Le statue dei due Leoni sono poste a guardia della Cattedrale di San Matteo che si erge imponente nel centro storico della città. Voluta per volere di Roberto il Guiscardo, la chiesa fu inaugurata nel 1084 e continuò ad arricchirsi negli anni. Molti personaggi, infatti, ne curarono l’aspetto e la storia cristiana in qualità di nucleo centrale della fede nella città di Salerno. Una volta attraversata la Porta dei Leoni, ci si ritrova nel cortile dove sono collocati diversi sarcofagi e una fontana è incastonata al centro. A controllare la chiesa con occhi vigili e marmorei si ergono le statue di San Matteo, San Bonosio e San Grammario. All’interno del Duomo si snodano le tre navate ornate da affreschi sfavillanti. Non potevano che essere due Leoni a proteggere un edificio di cotanta bellezza e la città di altrettanto splendore.

Leoni - Vista del cortile del Duomo
Foto di Gianni Fiorito

Le indomabili statue della porta dei Leoni

Da sempre, il leone ispira sicurezza, forza e protezione. Con il suo sguardo indomabile e le movenze fiere, il nobile animale viene spesso utilizzato per adornare i palazzi o i monumenti. Uno maschio e uno femmina, le statue dei Leoni si inseriscono armoniosamente nel contesto architettonico e decorativo del Duomo. Alla fine delle scale che conducono all’entrata, la Porta dei Leoni è una meta obbligatoria. Il leone maschio rappresenta la forza della Chiesa e la leonessa con il cucciolo simboleggia la compassione e la carità. Queste qualità, da sempre insite nell’animo dei Salernitani, hanno permesso ai Leoni di sventare un attacco altrimenti fatale per la città e ne hanno determinato la salvezza. La leggenda dei Leoni, infatti, è una delle più care ai cittadini di Salerno e ancora oggi viene raccontata con ardore.

Leoni - Un leone prende il sole

La leggenda: la salvezza dei Leoni contro i Saraceni

Per molti secoli, la città di Salerno è stata una ghiotta meta da conquistare per svariati motivi: dalla posizione strategica alla fertilità delle sue terre. Più volte qualcuno ha tentato di saccheggiarla o, peggio, conquistarla, motivo per il quale si sono succeduti più regni. Tuttavia, le scorribande dei pirati non mancavano e in particolare quelle dei pirati Saraceni che invasero ripetutamente la città per depredarla. Durante uno di questi saccheggi, i cittadini sperarono di trovare rifugio tra le mura possenti della Chiesa e vi si nascosero. I Saraceni, tuttavia, sembravano avere la meglio e non sembrava esserci una via di scampo. Fu così che accadde un piccolo miracolo. Le statue dei Leoni presero improvvisamente vita e misero in fuga i Saraceni, spaventandoli e sbranandoli. I salernitani si salvarono e furono per sempre grati alle statue che tornarono tali, ma sempre vigili.

I Leoni del Duomo: la leggenda della salvezza dei salernitani ultima modifica: 2019-08-22T09:00:08+02:00 da Elena Morrone

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